lunedì 3 ottobre 2011

3 ottobre

Il 3 ottobre 1835, a Norimberga, viene fondata la Staedtler Mars GmbH & Co. KG, la famosa azienda produttrice di materiali (matite, penne, ecc.) per la scrittura.



E, naturalmente, ripenso con un po’ di nostalgia a quando, molti anni fa, scrivevo quello che dovevo/volevo scrivere utilizzando una matita (che preferivo alla già famosa “biro”, con non troppa gioia da parte delle colleghe dattilografe che poi dovevano interpretare i miei scritti).

Perché nostalgia ? Non solo per l’ovvio rimpianto dei tempi passati (quando, ovviamente secondo il tipico pensiero degli anziani, “si stava meglio”), ma anche perché la scrittura “a mano” consentiva (consente ?) più tempo per riflettere sui contenuti di quanto non vi venga dedicato adesso con l’utilizzo dei PC, dal momento che, con i PC, talvolta si dedica più tempo alla forma (carattere, impaginazione, ecc.) che alla sostanza.

Ma non si può certo (né si deve) frenare il progresso. Ad una condizione però: che il progresso sia effettivamente tale.
Allora, prendendo in considerazione il famigerato SISTRI, la sostituzione dei documenti cartacei con una trasmissione telematica dei dati è un progresso, se tale sostituzione diminuisce i tempi, le spese e le incertezze; se però tale sostituzione comporta più tempo, più spese e più confusione, non è un progresso, è una …. “boiata pazzesca” !

martedì 6 settembre 2011

Aspettando (non Godot) ma la manif !

Mentre aspetto l’arrivo del corteo
del sindacato, corre l’occhio a destra
e là, proprio di fronte al Colosseo,

vedo giovani che, con man maestra,
scavan rovine di magion romane.
E vedo come dunque ben si addestra

la nuova gioventù ch’ha nelle mane
il passato che pur è nostra storia.
E mi sovvien che forse non son strane

parole: “che inver non c’è vittoria
se dopo aver raggiunto il fondo ancora
scavar si deve”. Forse non è propria

immagine per questa trista ora:
eppur lo è. Che dunque ben si deve
prender atto che questa deteriora

situazion certamente non è lieve.
Allora: lasciam l’archeologia
e il guardo concentrato sia nel breve.

Alle giovine e ai giovin spazio sia
lasciato. Ma purché ben impiegato
a disegnare la corretta via.

Come dissi (e ripeto) nel passato:
cambiar si deve, anzi, voi dovete.
ll futuro gestir: vi è “decretato”.